L’estate è sicuramente la stagione preferita da molti, ma il caldo può rappresentare un problema. Sudare molto, senza una corretta idratazione, può infatti rappresentare un problema.
L’idratazione è un concetto fondamentale per la salute e il benessere del nostro corpo: basti pensare che l’acqua rappresenta il 55% del peso di un adulto. L’acqua è una componente essenziale nei processi biochimici, aiuta a mantenere costante la temperatura corporea e a lubrificare le articolazioni e gli organi interni, supporta le strutture della cellula e dei tessuti e le funzioni dell’apparato cardiovascolare. I liquidi sono così importanti per le funzioni vitali che un essere umano non potrebbe sopravvivere per più di quattro giorni senza bere, e la disidratazione comporta effetti come sensazione di affaticamento, stanchezza, maggiore sensibilità al caldo, inappetenza, stipsi, calcolosi renale e ipotensione.
Ma quanta acqua bisogna introdurre quotidianamente nel nostro corpo? La risposta a questa domanda, come suggerisce l’American College of Sports Medicine non può essere univoca. Il bilancio idrico all’interno dell’organismo è infatti condizionato da diversi fattori, in particolare dalla temperatura dell’ambiente esterno, dalle attività svolte dal soggetto e dall’età. Per chi, per esempio, si dedica ad attività sportive potrebbero essere non sufficienti i canonici due litri al giorno che il medico consiglia di bere.
Quanto poi alla quantità dei liquidi introdotti nel nostro corpo, non tutti sanno che questi non sono esclusivamente ingeriti sotto forma di acqua, ma anche attraverso gli alimenti, alcuni dei quali sono stati indicati come ad alto contenuto di acqua. Questo è il messaggio contenuto in “Quench”, un libro scritto dal dr. Dana Cohen, specialista in medicina integrativa, e dall’antropologa Gina Bria, in cui si sottolinea l’importanza di una buona idratazione nella prevenzione di molteplici malattie, e si focalizza su alimenti come i cetrioli, l’uva, gli spinaci, le carote o l’anguria, alimenti a ricchissimo contenuto di acqua.
Alcuni alimenti come i semi di Chia contengono una quantità di acqua 30 volte il loro peso e la rilasciano in modo da garantire un’idratazione continua. Questi cibi, in pratica, sarebbero dotati di veri e propri “pacchetti d’acqua” e contribuirebbero alla buona idratazione dell’organismo.
Comunque avvenga l’assunzione di liquidi, l’importante è non dimenticare mai di idratare il proprio corpo, senza necessariamente attendere lo stimolo della sete. prima.di bere, e prestare attenzione particolare agli anziani, nei quali questo stimolo è ridotto.