24 Maggio 2017

Prostata sana? Ecco le 10 regole d’oro

  1. EFFETTUARE, ALMENO UNA VOLTA OGNI 12 MESI, UNA VISITA UROLOGICA DI CONTROLLO A PARTIRE DALL’ETÀ DI 50 ANNI

Ogni visita deve essere preceduta dal dosaggio del PSA nelle sue tre frazioni (Totale, libero e rapporto Libero/totale), oltre ad essere completata dall’esecuzione dell’ecografia specialistica della prostata (con sonda transrettale).

Nei soggetti a rischio (con familiari di primo grado affetti da cancro della prostata) lo screening va iniziato più precocemente (40 anni) e va effettuato ad intervalli più frequenti.

 

  1. SEGUIRE UN ADEGUATO STILE DI VITA

L’infiammazione della prostata molto spesso dipende o viene aggravata da un alterato stile di vita. L’attenta osservanza dei consigli di seguito riportati e’ indispensabile per attenuare i fastidiosi sintomi causati dalla prostatite e per evitare le recidive, che sono molto frequenti.

 

  1. USARE CON MODERAZIONE QUESTI CIBI

birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, superalcolici, caffè, cioccolato, formaggi grassi, pesci grassi (anguilla, tonno, sgombro ), frutti di mare, crostacei (gamberi, aragosta).

Tutti gli alimenti elencati presentano spiccate proprietà irritanti sul basso tratto urinario (prostata e vescica).

 

  1. PREFERIRE CIBI CONTENENTI SOSTANZE ANTIOSSIDANTI

Vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), Vitamina C (ribes, kiwi, agrumi, fragole, cavolfiori, peperoni), Vitamina E (olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano), Licopene (pomodori rossi), Selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), Zinco (carni rosse, noci, fegato), Manganese (cereali integrali, tè nero, verdure a foglie verdi).

Tutti gli alimenti elencati presentano spiccate proprietà antiossidanti per cui aiutano a ridurre l’infiammazione sul basso tratto urinario (prostata e vescica).

 

  1. BERE ALMENO 2 LITRI D’ACQUA AL GIORNO

Per ridurre il peso specifico delle urine ed evitare le infezioni urinarie, che sono molto frequenti nel paziente prostatico, bere almeno 2 litri di acqua oligominerale, a piccoli sorsi, frequentemente nel corso della giornata. E’ pero’ indicato ridurre l’introito di liquidi 2-3 ore prima di coricarsi, onde evitare di alzarsi di notte per urinare a causa di un’aumentata diuresi.

 

  1. REGOLARIZZARE LA FUNZIONE INTESTINALE

La funzione dell’ intestino deve essere regolare. Sia la stipsi cronica che la diarrea possono determinare fenomeni di passaggio di batteri tra intestino e prostata (circolo entero-urinario).

 

  1. MANTENERE UN’ATTIVITÀ SESSUALE REGOLARE

L’attività sessuale non è nociva, anzi, se praticata con regolarità, ha effetti benefici.

D’altro canto l’astinenza prolungata  provoca ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica ed una possibile infezione seminale.

 

  1. EVITARE DI PRATICARE IL COITO INTERROTTO

Quando sopraggiunge lo stimolo eiaculatorio, questo va sempre assecondato e mai interrotto volontariamente, onde evitare fastidiosi fenomeni di reflusso intraprostatico del liquido seminale.

 

  1. PRATICARE ATTIVITÀ FISICA

Tutte le attività fisiche e sportive di tipo aerobico riducono la congestione della prostata e stimolano la circolazione pelvica.

 

  1. MODERARE L’USO DEI MEZZI A DUE RUOTE (moto, scooter, bicicletta, cyclette)

I microtraumi perineali possono essere responsabili di processi infiammatori prostatici. L’impiego di selle imbottite e’ in grado solo parzialmente di ridurre tali fenomeni.

 

Bisogna tenere presente che la “trasgressione” anche di una sola delle suddette regole è sufficiente a generare processi infiammatori a livello prostatico e che la combinazione di più fattori determina un’amplificazione di tali fenomeni patologici per la ghiandola prostatica.

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